Zampa – Il richiamo della foresta
<<Ehi Buzz, sai cosa ti dico? ‘Sto mondo sta crollando a picco/l’amore ha perso la battaglia ed è fuggito>>. A volte un paio di versi sono in grado di catapultare l’ascoltatore indietro nel tempo. Primi anni del nuovo millennio, Bassi Maestro festeggia i suoi trent’anni con “Classe 73” (Vibra Records) e, tra gli ospiti, figura un giovanotto veronese che dimostra di saperci fare col Rap. In quel periodo, sotto la stessa etichetta figuravano artisti che – ciascuno a suo modo – hanno lasciato un’impronta profonda nella scena Hip-Hop italiana: oltre al già citato Bassi, ritrovavamo infatti i Club Dogo e il loro freschissimo “Mi fist”, Fabri Fibra, Dj Shocca, Mistaman, Stokka e MadBuddy, Ape, gli Spregiudicati, Mondo Marcio, CdB, Amir e Mr. Phil. Un roster di indiscutibile spessore di cui era parte appunto anche il compaesano dei Montecchi e dei Capuleti, quell’Alessandro Zampini conosciuto ai più per il suo nome di battaglia: Zampa.
A quindici anni dall’uscita del suo primo disco, il lupo solitario ha sentito nuovamente “Il richiamo della foresta” e si è rituffato in studio per questa sua ultima fatica: in un mondo che va a mille all’ora e nel quale molti mc’s danno attenzione solo alla forma tralasciando la sostanza e cercando metafore prive di senso ma dall’effetto assicurato, Zampa decide di rallentare un attimo il battito cardiaco offrendoci quel che sa fare meglio. E allora ritroviamo uno stile sobrio, conciso, essenziale: non è la punchline che conta, bensì il messaggio trasmesso dal protagonista principale. Accompagnato dalla sua voce grave e un po’ sgraziata, l’mc ci racconta delle sue battaglie interiori, dei suoi sentimenti, offrendoci uno spaccato di vita normale, autentica, senza perdersi in inutili piroette autoreferenziali. Il valore dell’amicizia celebrato in “Sai dove trovarmi” e le lotte quotidiane di “Un giorno in più” sono due ottimi esempi per capire come Zampa cerchi costantemente di offrire uno spunto maturo e costruttivo all’ascoltatore, andando decisamente in controtendenza rispetto a numerosi suoi colleghi.
L’approccio è semplice, asciutto, non si va quasi mai oltre la rima baciata e un flow che preferisce accompagnare il beat invece di provare a domarlo con goffaggine. Coerenza e sobrietà o incapacità di offrire spunti stilistici diversi? Il pendolo tende a oscillare tra questi due estremi ma, come spesso accade, la risposta va cercata nel mezzo. E’ indiscutibile che di brani come “Ronin” e “Lontano dai guai” avremmo fatto serenamente a meno (le sonorità più contemporanee non sembrano essere le più adatte a Zampa…), ciononostante con la gagliarda “Osteria lirica” (a metà tra album dei ricordi e inno alla fierezza delle proprie origini) e la meravigliosa “City Blues” (Palma d’Oro come miglior pezzo del disco, almeno per chi scrive) riusciamo anche a chiudere un occhio sui pochi scivoloni presenti. Altrettanto interessante il lavoro svolto da Flesha e Non Dire Chaz sul fronte delle strumentali: i due si sono spartiti la fetta più consistente delle produzioni (dieci su quindici) offrendo al rapper il tappeto perfetto per le sue liriche – chi delude è invece Jack The Smoker, che in “Cazzi miei” propone una delle basi meno riuscite del progetto. Tra le apparizioni al microfono, infine, vanno sottolineate quella di Jap, socio di vecchia data di Zampa, e di Capstan in “Precipitare”.
Chissà che “Il richiamo della foresta” non convinca il lupo veronese a rinunciare più spesso al proprio letargo, per ora rimaniamo convinti che sulle rive dell’Adige c’è chi sappia ancora sfornare del buon Rap fregandosene di tutte le frivolezze del momento – e tanto basta.
Tracklist
Zampa – Il richiamo della foresta (Condor Music 2016)
- The Pentagon’s tales
- Il richiamo della foresta
- City Blues
- Osteria lirica [Feat. Jap]
- Blue bird (tributo a Henry Chinaski)
- Un giorno in più [Feat. Jap e Flesha]
- Ronin
- Precipitare [Feat. Capstan e Aida]
- Prima che il sole vada via [Feat. Efeizee e Capstan]
- Sai dove trovarmi [Feat. Capstan e Aida]
- Lontano dai guai [Feat. Louis Dee e Coliche]
- Z.A.M.P.A.
- Cazzi miei
- La nostra velocità
- V.city (bonus track)
Beatz
- Flesha: 1, 2, 3, 6, 9, 12, 15
- Paggio: 4
- Non Dire Chaz: 5, 8, 10
- Sleshbeatz: 7
- Retraz: 11, 14
- Jack The Smoker: 13
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